Gli interpreti...

L'Attore : Carlo Cartier

Si divide tra televisione e teatro, ma quest’ultimo rimane il suo primo amore al quale ritorna sempre volentieri. Nasce siciliano, come lo vuole la fiction che gli dà la notorietà presso il grande pubblico (Un cane sciolto), ma cresce a Milano, dove esordisce con la Compagnia del Teatro Uomo. Anche la Germania lo vede protagonista di alcune fiction, e se parla bene il tedesco deve ringraziare la sua passione per le donne: è per correre dietro alla solita bionda teutonica che finisce a lavorare al porto di Amburgo e ci resta per quattro anni. Chiusa la parentesi estera, decide di tornare in Italia e ricominciare. In teatro, nel 79, con "Piccole donne un musical" ottiene un grande successo e da allora non si è più fermato. Ha lavorato con i Teatri Stabili di Roma, Torino, Palermo e L’Aquila; può passare dal brillante al drammatico con estrema facilità ma, se fosse per lui, farebbe solo l’attore brillante, pur non nascondendo il piacere di fare anche i cattivi perché, dice, lo aiutano a sfogarsi. In televisione ha partecipato a numerose serie e fiction di successo interpretando personaggi sempre diversi. In cucina, la sua grande passione, dà il meglio di sé; ottima forchetta, adora mangiare arrosti e salamini e gli amici pensano che regalargli un cappotto sia meglio che invitarlo a cena. E’ sposato da vent’anni con la donna alla quale, inginocchiandosi, disse “Tu sarai la madre dei miei figli”: infatti oggi ci sono Francesco e Rachele! Odia tutti i raccomandati, ma trovare una raccomandazione resta la sua vera aspirazione. Il suo motto? “Meglio pazzi che niente”. (altro)




Lo Chef : Carmelo Chiaramonte

Uno Chef, assolutamente atipico nel panorama della cucina non solo siciliana. Il suo desiderio di conoscenza spazia ecletticamente in più discipline, divenendo cultura che Carmelo non cela solo per se stesso, ma trasferisce ai propri piatti i quali parlano di lui, della sua voglia di ricerca, del suo amore per una professione che interpreta magistralmente. E’ sempre attento alla ricerca gastronomica dei prodotti alimentari e delle consuetudini gastronomiche della Sicilia e delle piccole isole, anche se il suo interesse è legato non tanto ( e non solo) al piacere edonistico del cibo, quanto agli aspetti antropologici che si celano dietro alla cultura materiale tradizionale della terra di Trinacria .La sua inquieta curiosità olfattiva lo ha portato a sperimentare linguaggi gastronomici al di fuori della cucina. Ha collaborato con progetti teatrali, in qualità di scenografo gastronomico; trascrive i suoi pensieri culinari su tre testate regionali dell’isola; ha scritto un libro “ A tutto tonno” e saltuariamente è autore televisivo per Gambero Rosso.(altro)